Lo yogurt è senza dubbio uno degli alimenti maggiormente consumati al mondo, soprattutto durante uno dei pasti più importanti della giornata, la colazione.
Ad oggi, tuttavia, questo speciale prodotto è disponibile in più versioni: oltre a quello normale, infatti, si consuma moltissimo anche quello greco che, seppur molto simile allo yogurt classico, presenta alcune differenze.
Quali e che dire dei benefici che entrambi gli alimenti apportano all'organismo umano?
Analizziamo tutto ciò in questa guida!
Yogurt normale vs yogurt greco: le differenze sulla modalità di realizzazione
Innanzitutto, per quanto riguarda la composizione interna di entrambi gli alimenti, è opportuno chiarire che sia lo yogurt normale che quello greco sono prodotti latteo-caseari fermentati, ossia derivanti dal processo di conversione del lattosio, lo zucchero principale presente nel latte, in acido lattico, risultato possibile grazie ad alcuni batteri.
Inoltre, sia lo yogurt normale che quello greco presentano gli stessi ingredienti basilari: oltre al latte fresco imprescindibile, ci sono anche due batteri molto importanti come lo Streptococco Thermophilus e il Lactobacillus Bulgaricus, entrambi facilmente digeribili dalla flora batterica intestinale.
Ad ogni modo, a differenziare le due versioni di yogurt è sostanzialmente la modalità di realizzazione, la quale incide sul gusto e sulla presenza di sostanze nutritive all'interno dei due prodotti.
Lo yogurt normale, infatti, viene prodotto a partire dal riscaldamento del latte e dall'aggiunta dei batteri per ottenere una fermentazione che conduca l'alimento a raggiungere un pH acido, intorno ai 4.5.
Una volta che il prodotto è stato raffreddato, può essere corredato da elementi comprimari come la frutta o altri ingredienti che lo insaporiscono; ad ogni modo, lo yogurt bianco ha un sapore solitamente acido, ma un po' più dolce rispetto a quello greco.
Inoltre, la sua versione classica può rappresentare una validissima alternativa alle uova per via della sua composizione proteica e nutritiva.
Lo yogurt greco, dal canto suo, si ottiene dall'eliminazione del siero e di altri liquidi naturalmente presenti nello yogurt normale: dato che si tratta di un processo di filtraggio in grado di portar via gran parte del volume totale del prodotto, questa versione richiede una quantità di latte maggiore rispetto a quella classica.
Se fino ad alcuni decenni fa lo yogurt subiva tale processo mediante sacchetti di stoffa, oggi le tecnologie a disposizione delle aziende casearie si avvalgono di centrifughe industriali che riescono ad ottenere lo stesso identico risultato.
Alcune aziende potrebbero integrare nel processo l'utilizzo di addensanti o di altri ingredienti secchi: in questo caso, il prodotto che ne viene fuori è etichettato come yogurt fortificato o greco.
Dal momento che una percentuale significativa di liquido è stata eliminata, lo yogurt greco è più denso e ha un sapore più intenso rispetto alla sua versione classica.
Yogurt classico vs yogurt greco: le differenze nutrizionali
Lo yogurt classico presenta un numero di calorie minore rispetto a quello greco, ma la percentuale di carboidrati e di zuccheri è maggiore.
Inoltre, il quantitativo di calcio e di sodio che apporta all'organismo è di poco superiore rispetto alla concentrazione di tali sostanze nello yogurt greco; ad ogni modo, entrambe le versioni sono delle fonti di magnesio, vitamine B12 e iodio.
Che dire dei benefici sull'organismo umano?
I benefici dello yogurt classico e greco
Grazie alla presenza di probiotici e proteine, entrambe le versioni di yogurt aiutano la salute dell'apparato digerente, rinforzando il microbioma intestinale e contrastando naturalmente eventuali infiammazioni già presenti.
Inoltre, tali prodotti modulano il sistema immunitario e proteggono l'individuo da allergie, diabete e costipazione.
Non solo, si tratta di alimenti consumabili anche da chi è intollerante al lattosio perché i probiotici presenti aiutano la digestione di tale zucchero.
Infine, lo yogurt classico e greco diminuiscono i fattori di rischio associati a malattie cardiovascolari come l'ipertensione e l'infarto del miocardio, riducendo l'accumulo di placca nelle arterie e tonificando le pareti del cuore.