L’utilità dei nastri trasportatori nell’industria alimentare

L’industria alimentare costituisce un settore particolare, nel quale è necessario prestare una certa attenzione durante la scelta di strumenti e supporti, che devono godere di determinate caratteristiche. Ad esempio, per la movimentazione si rivelano ideali i nastri trasportatori che, grazie alla loro superficie piana e compatta, sono molto facili da igienizzare e pulire, nel rispetto delle norme che governano il settore.

Di seguito approfondiremo questo ambito, vedendo quali tipologie di nastro trasportatore sono le migliori da impiegare nei diversi frangenti.

Bordi saldati e bordi agganciati

All’interno dell’industria elementare, le tipologie di nastri trasportatori che possono rivelarsi utili sono differenti, e possono distinguersi in particolare per due caratteristiche: la configurazione dei bordi e la struttura delle maglie.

Nel primo caso, a essere particolarmente fruttuosi in campo alimentare sono i nastri trasportatori a bordi saldati, altrimenti detti bilanciati. Essi sono dotati di una struttura composta da filo metallico avvolto in spirali, con torsioni che si alternano sui due lati. Quelle di destra e di sinistra vengono collegate da traversini pre-ondulati che si saldano ai lati, in modo da conferire al nastro una stabilità notevolmente maggiore.

I nastri trasportatori a bordi saldati sono perfetti per essere utilizzati nei forni, dal momento che proprio questa fattura è responsabile di una considerevole resilienza alle sollecitazioni, incluse quelle termiche anche estreme, per questo motivo possono essere impiegati senza che subiscano alcun danno.

Ma anche i nastri trasportatori a bordi agganciati presentano questa qualità di robustezza e resistenza al calore elevato tipico delle lavorazioni che avvengono nel settore alimentare. In questo caso, i bordi presentano una forma simile a un gancio, che permette al materiale metallico di dilatarsi senza danneggiarsi.

Maglie strette e barrette intrecciate

Il secondo fattore da considerare, come abbiamo detto, sono le maglie. Queste sono progettate in modo da presentare degli spazi talmente ridotti tra le maglie da non consentire il passaggio di sostanze che possono cadere. Ad esempio, questi nastri trasportatori a maglie strette sono l’ideale per il passaggio in forno di prodotti di pasticceria, risultano estremamente piani e sono dotati anch’essi di bordi saldati, proprio per assicurare stabilità anche ad alte temperature.

Un’alternativa possono essere i nastri trasportatori a barrette intrecciate che, al contrario, si distinguono per avere una superficie particolarmente aperta e, pertanto, sono destinati a utilizzi differenti. Le maglie in filo metallico, infatti, sono molto larghe, in modo da consentire facilmente il passaggio di aria e liquidi. Ciò rende molto più semplice la pulizia e anche la manutenzione. Inoltre, i nastri trasportatori a barrette intrecciate hanno il grande vantaggio della versatilità, che li rende perfetti per molti scopi nel settore alimentare, come durante i processi di essiccazione o frittura, ma perfino nell’industria dolciaria, dal momento che sono proprio questi nastri che supportano la glassatura o la granellatura dei prodotti da forno.

L’utilizzo dei nastri trasportatori nel settore alimentare

In conclusione, possiamo quindi affermare che i nastri trasportatori siano degli strumenti molto utili nell’ambito dell’industria alimentare, grazie alla loro versatilità e alla varietà di forme, che consente di trovare il prodotto più adatto a ciascun utilizzo: basta visionare l’offerta di una qualsiasi ditta produttrice di nastri trasportatori (come Larioreti, al link www.larioreti.com) per farsi un’idea della vastità delle proposte.

Grazie alla facilità con la quale si gestiscono e si lavano, sono ampiamente impiegati nella produzione di pasta, nella panificazione ma anche nel trasporto di frutta e verdura fresche. Quelli a bordi saldati e a maglie strette, particolarmente uniformi, sono le tipologie che trovano un più vasto impiego, ma a seconda delle esigenze si possono trovare molte tipologie adatte allo scopo.

Inoltre, sebbene nella maggior parte dei casi sia richiesta al nastro trasportatore anche una certa tolleranza alle temperature estremamente calde, non bisogna tralasciare quelle estremamente fredde, come quelle che si raggiungono nell’industria della surgelazione. In questi casi sono necessari ulteriori accorgimenti, dal momento che il principale rischio è che i prodotti si incollino al nastro, causando problemi che riguardano, in primo luogo, l’igiene.

Ecco perché nell’ambito della surgelazione si ricorre alla pratica della teflonatura. Più precisamente, i nastri trasportatori che vengono utilizzati vengono modificati in modo da risultare antiaderenti e dalla consistenza molto solida: infatti, il materiale preferito in questi frangenti è l’acciaio inossidabile.