La realizzazione di una recinzione elettrificata richiede un’attenzione particolare. Si tratta di un impianto da creare con tutta la dovuta precisione, grazie al quale è possibile tenere sotto controllo animali domestici e selvaggi di ogni genere. Un lavoro simile non può essere improvvisato, con la prospettiva di ottenere risultati ottimali.
Ecco tutto ciò che bisogna sapere prima di creare una recinzione elettrificata che possa soddisfare al meglio ogni richiesta personale. Per facilitare il compito, ci si può affidare a una realtà come www.elpaitalia.it e fare in modo che ogni operazione venga compiuta seguendo regole curate nei minimi dettagli.
Quali fattori tenere d’occhio prima della costruzione
Una recinzione elettrificata va costruita seguendo un filo logico ben definito. Prima di tutto, è necessario sapere cosa si ha intenzione di realizzare e quali sono le relative motivazioni. Una progettazione ben rifinita permette di facilitare il lavoro, così come alcuni parametri vanno tenuti d’occhio. Dalle dimensioni al tipo di recinzione, dalla quantità di ingressi alla collocazione dei pali, passando per le informazioni sull’elettrificatore e, ovviamente, gli animali da inserire nello spazio, niente va lasciato in secondo piano.
Una corretta valutazione prosegue monitorando i materiali essenziali per un lavoro concluso al meglio, tra i quali i cancelli, la presa di terra, l’elettrificatore, il conduttore, i vari collegamenti e accessori aggiuntivi. Un ruolo di primo piano viene senz’altro occupato dall’elettrificatore, utile per migliorare la resa della propria barriera. Quindi, non ci si può dimenticare dell’eventuale manutenzione da sostenere, dei costi di realizzazione e gestione, dell’energia erogata, dei consumi dovuti al voltaggio.
Molto spesso, in maniera molto banale, viene tralasciata la cosiddetta messa a terra. Eppure, si tratta di un elemento del quale non si dovrebbe mai fare a meno, che richiede un’organizzazione certosina. Senza un fattore simile, l’intera recinzione potrebbe risultare inutile per qualsiasi animale. Infine, l’altezza del recinto deve essere scelta in maniera orientativa, a seconda delle dimensioni degli animali da proteggere.
Come realizzare al meglio un recinto elettrificato
A questo punto, non resta altro da fare che accingersi alla creazione del proprio recinto elettrificato per animali. Come accennato in precedenza, alcuni elementi non possono proprio mancare. Tuttavia, sono tre gli accessori più importanti rispetto agli altri, ossia i pali di sostegno, gli elettrificatori e un sistema di fili e isolatori ben congegnato.
Entrando nei particolari, un elettrificatore è costituito da un insieme di fili metallici, sostenuti con l’aiuto di appositi paletti. Questi fili funzionano grazie a un collegamento diretto con l’elettrificatore stesso, ma può andare bene anche un generatore di corrente. Quindi, la rete elettrificata ha bisogno di isolatori, oltre che di cartelli per segnalare la presenza di elettricità da inserire lungo la recinzione. Naturalmente, sempre rispettando le normative in vigore.
Come portare a termine un lavoro di qualità
Chiunque sia già in possesso di una buona recinzione per il proprio orto può tranquillamente usufruire dei pali vecchi, sui quali montare fili metallici da elettrificare in un secondo momento. Se invece bisogna partire da zero, il lavoro è un po’ più elaborato. Servono due tipi di paletti di sostegno dalla solidità garantita, dato che devono essere in grado di sostenere una struttura molto ampia.
I cosiddetti paletti di forza devono essere posizionati negli angoli del recinto. Se quest’ultimo è molto lungo, è necessario collocare un paletto ogni circa 10 metri. Ogni paletto deve essere piantato al suolo con la massima precisione. A tal proposito, meglio comprarlo in cemento. Infine, per la costruzione finale del recinto, servono altri paletti un po’ meno massicci, utili al fine di sostenere ciascun filo e da collocare a 2 metri di distanza tra loro. Ed ecco che l’opera viene portata a termine con successo.