Sonno nei bambini: tutto quello che c’è da sapere per garantire un riposo sano

Quanto dovrebbe dormire un bambino? I medici dicono che un bambino riposato è un bambino felice. Al contrario, chi non dorme abbastanza ha difficoltà a concentrarsi e ad affrontare la giornata con la giusta dose di energia. Per questo motivo, i pediatri presentano sempre ai neo genitori la tabella delle ore di sonno dei bambini a cui fare riferimento per garantire il corretto benessere e uno sviluppo personalizzato.

Durante il sonno, il corpo ripara i tessuti danneggiati, rafforza il sistema immunitario e favorisce la crescita. Inoltre, il sonno è essenziale per consolidare le nuove informazioni apprese durante il giorno e per supportare lo sviluppo cognitivo. Pertanto una scarsa concentrazione diminuisce l’assorbimento di nuove competenze e capacità intellettuali.

Nondimeno, la mancanza cronica di sonno può portare a problemi emotivi, comportamentali e di salute fisica, a volte anche piuttosto gravi, e difficili da recuperare. È perciò importante garantire ai bambini un ambiente tranquillo e confortevole per favorire un sonno cosiddetto di qualità. E come si fa a ricreare questo modello?

Creare una routine serale rilassante con orari regolari per andare a letto contribuisce in maniera significativa a stabilire dei sani pattern di sonno nei bambini. Invece, per favorire il rilassamento mentale utile per addormentarsi vanno evitate le fonti di luce intense o i rumori troppo forti, così come una temperatura eccessiva. Pertanto, investire nella promozione di abitudini sane del sonno fin dalla prima infanzia è cruciale per garantire il benessere generale dei bambini negli anni a venire.

Da neonati agli adolescenti: quanto dovrebbe dormire un bambino?

I bambini, nelle diverse fasce di età, hanno bisogno di dormire un quantitativo di ore differenti, partendo da un massimo di diciassette ore per i neonati fino ad arrivare a un minimo di otto ore per gli adolescenti. Queste classificazioni sono state fatte dai medici affinché i genitori abbiano un modello di riferimento per comprendere le necessità e le implicazioni del corretto riposo. Tuttavia, non hanno un carattere stringente e perciò sono modulabili in base alla personalità del piccolo.

I neonati sono quelli che dormono di più e secondo il soggetto possono riposare dalle quattordici alle diciassette ore. Tuttavia, questi riposo sono frammentari e richiedono dei brevi periodi di veglia utili per alimentarsi e per giocare. Invece, i bambini in età prescolare dovrebbero dormire dalle dieci alle tredici ore ogni notte di continuo senza interruzioni. Non a caso, la loro attività quotidiana è scandita già da impegni di carattere intellettuale che richiedono la massima attenzione.

A salire, i bambini in età scolare dovrebbero beneficiare di almeno nove o undici ore di sonno notturno continuo. La scuola e gli incontri extrascolastici succhiano le loro energie, e la fase di sviluppo è ancora importante tanto da consumare un buon quantitativo di energie, ripristinabili solo con il corretto riposo. Infine, gli adolescenti hanno bisogno di circa otto o dieci ore di sonno per essere ben riposati e far sì che il loro benessere duri tutto il giorno.

In ciascuna fase di crescita è utile creare una routine di sonno regolare per favorire il rilassamento, affinché avvenga il più presto possibile. I risvegli notturni sono deleteri e vanno a compromettere lo sviluppo delle loro funzioni connettive, fisiche ed emozionali. I genitori devono monitorare con estrema attenzione tutti i segnali che manifestano la necessità di sonno aggiuntivo e provvedere ad aumentare le ore di riposo in caso servissero.

I pediatri consigliano questi trucchi per far dormire la notte intera ai bambini

Per garantire che i bambini dormano tutta la notte, è importante creare un ambiente di sonno confortevole, controllando la temperatura della stanza e mantenendo una penombra senza riflessi di luce. In tal senso, dotiamo le finestre di tende oscuranti affinché non entri la luce solare e spegniamo eventuali device che possano creare delle fonti luminose. Allo stesso modo, vanno spenti tablet, computer e smartphone almeno mezz’ora prima del sonno, poiché la luce blu emessa dai dispositivi interferisce direttamente il ciclo circadiano del sonno.

Un rituale della buonanotte rilassante può aiutare i bambini a prepararsi per il sonno, come leggere una storia o cantare una ninna nanna. In più, se si utilizzano delle tecniche di rilassamento come un bagno caldo o un massaggio delicato sul viso, si aiuta il bambino a far rilassare tutti i muscoli, anche quelli contratti. Difatti, non ce ne rendiamo conto ma spesso i muscoli facciali tendono a rimanere sollecitati e impediscono al resto del corpo di entrare in distensione profonda.

Ma se nonostante tutti gli accorgimenti i genitori si accorgessero che il bambino fatica comunque a dormire, è il caso di consultare un medico del riposo. In questo modo sarà possibile escludere varie sintomatologie tra cui l’ansia, la dentizione, la fame, il reflusso gastroesofageo, l’apnea notturna, l’insonnia, eccetera. Dei consigli personalizzati mossi in ottica di prevenzione saranno quelli che porteranno i bimbi a crescere e a svilupparsi senza soffrire di mancanza di sonno.