Quali sono le differenze tra dominio e hosting spiegate in modo semplice

Introduzione

Panoramica rapida

Se gestisci un sito, probabilmente sai che dominio e hosting sono distinti: il dominio è l’indirizzo (es. tuosito.it), mentre l’hosting è lo spazio su server. In genere un dominio costa 10-15€/anno e un hosting condiviso parte da 3-10€/mese; per 10.000 visite/mese potresti aver bisogno di VPS da 20-50€/mese. Ad esempio molte PMI migrano a VPS per migliori prestazioni. Considera che il downtime rappresenta il rischio principale, quindi implementa backup e SSL per proteggere il tuo sito.

Cos’è un dominio

Un dominio è l’indirizzo testuale che usi per trovare un sito (es. tuosito.it) e, tramite il DNS, viene tradotto nell’indirizzo IP del server. Devi sapere che ogni dominio è unico, può avere fino a 253 caratteri totali con etichette da 63 caratteri, si registra tramite registrar per periodi minimi di 1 anno e i costi variano tipicamente tra 8-50 €/anno a seconda del TLD e del provider.

Definizione di dominio

Il dominio è composto da una parte second-level (SLD) e da un top-level (TLD), per esempio nella stringa “miosito.com” “miosito” è lo SLD e “.com” il TLD. In pratica tu usi questo nome come alias umano; dietro le quinte il DNS e i server autoritativi mappano il nome agli IP e il record WHOIS contiene i dati del registrante.

Tipi di domini

Esistono TLD generici (gTLD) come .com e .net, nazionali (ccTLD) come .it o .de, e nuove estensioni (.shop, .blog). Inoltre trovi domini gratuiti (.tk), riservati (.localhost) o speciali per aziende. Oltre 1.500 gTLD sono delegati da ICANN, mentre i ccTLD sono circa 300; la scelta influisce su percezione, prezzo e regole di registrazione.

Più nello specifico, alcuni ccTLD richiedono presenza locale o documenti (es. restrizioni per registranti non nazionali), i prezzi variano molto tra TLD e registrar, e il TLD influenza la geotargeting SEO. Se punti all’Italia scegli .it, per globale privilegia .com; per proteggere il brand conviene registrare più estensioni per prevenire cybersquatting.

Cos’è l’hosting

L’hosting è il servizio che conserva i file del tuo sito su server sempre connessi, rendendoli accessibili via browser. Offre risorse come CPU, RAM, spazio su disco (es. 50 GB) e traffico mensile (es. 1 TB), e richiede attenzione a uptime e backup: un server con 99,9% di uptime significa meno interruzioni per i tuoi visitatori e maggior affidabilità.

Definizione di hosting

In pratica l’hosting fornisce lo spazio fisico e virtuale su un server dove risiedono pagine, immagini e database del tuo sito; il server risponde a richieste HTTP/HTTPS e associa il contenuto a un IP pubblico. Quando scegli, valuta CPU, RAM, I/O disco e policy di backup e sicurezza per proteggere i dati e mantenere prestazioni costanti.

Tipi di hosting

Esistono hosting condiviso, VPS, dedicato, cloud e managed (es. WordPress). Il condiviso costa poco (circa €2-8/mese) ma ha risorse condivise; VPS offre isolamento e controllo (€10-60/mese); dedicato garantisce risorse fisiche elevate (€80+/mese); il cloud scala automaticamente e spesso addebita a consumo.

Per scegliere: usa condiviso per siti piccoli (<10k visite/mese), VPS per crescita (10k-100k), dedicato o cloud per e‑commerce o traffico elevato; integra CDN e snapshot. Un caso reale: migrando da condiviso a VPS l'uptime è passato dal 99,5% al 99,95%, riducendo i downtime da ~3,6 ore a ~22 minuti al mese e migliorando conversioni.

Differenze principali tra dominio e hosting

Per distinguere in pratica: il dominio è l’indirizzo leggibile (es. tuosito.it) che tu registri e rinnovi annualmente (tipicamente €8-20/anno), mentre l’hosting è lo spazio su server che conserva i file, offre CPU, RAM, storage e banda (piani condivisi €3-10/mese; VPS €5-50/mese). Inoltre tu gestisci DNS e record; l’hosting garantisce servizio web, database e backup con SLA spesso al 99.9%.

Funzionalità del dominio

Il dominio ti permette di scegliere il nome pubblico, impostare A, CNAME, MX, TXT e TTL per il DNS, e gestire WHOIS e privacy. Tu puoi trasferire il dominio, cambiare nameserver o rinnovarlo; se perdi il controllo del dominio rischi di perdere il traffico e le email. In genere i domini si registrano per 1-10 anni e il prezzo varia per estensione (.it, .com, .eu).

Funzionalità dell’hosting

Con l’hosting tu ospiti file e database (MySQL, PostgreSQL), esegui script (PHP, Node.js), attivi certificati SSL e account email; l’host gestisce banda, CPU, RAM e spazio su disco. Molti provider offrono backup automatici, pannello (cPanel, Plesk) e monitoraggio, ma verifica sempre limiti di storage e traffico per evitare interruzioni.

In pratica, scegli tra shared (ideale per siti piccoli, costi bassi), VPS (risorse dedicate, buona scalabilità) o cloud (auto-scalabile) con prezzi da circa €3 a centinaia di euro al mese; la mancanza di backup o aggiornamenti di sicurezza è il rischio principale, mentre la possibilità di scalare CPU/RAM e usare CDN migliora prestazioni e resilienza durante i picchi di traffico.

Come scegliere un dominio

Quando scegli il dominio dovrai bilanciare brand, semplicità e target: preferisci nomi brevi, facili da digitare e privi di numeri o trattini; se punti all’Italia, un .it rafforza la fiducia, mentre un .com aiuta l’internazionalizzazione. Valuta anche parole chiave rilevanti per il settore (es. “pizza” per un ristorante) e controlla subito la disponibilità del marchio: registrare un dominio che infrange un marchio esistente può costarti cause legali e la perdita del dominio.

Considerazioni per la scelta

Metti al primo posto la memorabilità: nomi sotto 15 caratteri funzionano meglio. Se vendi localmente, scegli un TLD geografico; per e‑commerce globale preferisci .com. Controlla l’esistenza di marchi e profili social corrispondenti per coerenza di branding. Ricorda che l’impatto SEO diretto è limitato, ma un dominio chiaro migliora il CTR; evita lettere ambigue e assegna priorità a parole chiave rilevanti per il tuo pubblico.

Strumenti per la registrazione

Usa registrar accreditati come Aruba, OVH, Register.it, Namecheap o GoDaddy per confrontare prezzi e servizi. Verifica disponibilità con WHOIS lookup e sfrutta generatori di nomi (es. Lean Domain Search) per idee. Controlla che il registrar offra gestione DNS, protezione WHOIS, trasferimenti semplici e assistenza in italiano; i prezzi tipici vanno da €5 a €50/anno a seconda del TLD e dei servizi inclusi.

Approfondendo, confronta costi di rinnovo e trasferimento (di solito €5-€20), la presenza di rinnovo automatico e la politica su scadenze: spesso c’è un periodo di grazia di 30-45 giorni seguito da una fase di redenzione. Nota che per regole ICANN un dominio è bloccato per 60 giorni dopo la registrazione o trasferimento. Proteggi il tuo account con 2FA e il domain lock per ridurre il rischio di furto o hijacking.

Come scegliere un servizio di hosting

Quando valuti l’hosting concentrati su performance, affidabilità e costi reali: cerca provider con SLA minimo 99,9%, backup automatici giornalieri, e supporto 24/7. Considera il traffico previsto (es. 10.000 visite/mese richiedono risorse diverse) e verifica versioni PHP/MySQL compatibili con il tuo CMS. Inoltre, confronta prezzi iniziali e rinnovi: piani apparentemente economici possono salire del 50-200% al rinnovo.

Tipologie di servizi di hosting

Hai opzioni chiare: condiviso (ideale per siti piccoli, 2-5 €/mese), VPS (10-30 €/mese, maggiore controllo), server dedicato (>80 €/mese per siti ad alto traffico), cloud scalabile (AWS, Google Cloud per picchi variabili) e managed WordPress (Kinsta, WP Engine, gestione completa). Scegli in base a risorse, gestione e budget.

Fattori da considerare

Valuta uptime, tempi di risposta del supporto (idealmente <1 ora), politiche di backup (frequenza e retention), posizione dei datacenter per la latenza, e certificati SSL gratuiti. Non sottovalutare la sicurezza: patch automatiche, firewall e protezione DDoS possono prevenire perdite di dati e downtime costosi.

Per approfondire, testa il provider con benchmark: misura TTFB (target 200 ms), esegui un test di carico su 100-1.000 utenti simultanei e controlla la scalabilità (capacidade di aumentare CPU/RAM fast). Verifica la retention dei backup (7-30 giorni), le garanzie di rimborso e se offrono migrazione gratuita: questi dettagli spesso decidono tra una scelta sicura e una che ti crea problemi a medio termine.

Combinare dominio e hosting

Nel combinare dominio e hosting conviene valutare tempi e controllo: registrare il dominio e attivare l’hosting con lo stesso provider ti permette una configurazione in pochi minuti, DNS già pronti e spesso certificati SSL gratuiti. Attento però ai costi: un dominio costa mediamente €8-€20/anno, mentre un hosting condiviso va da €3-€15/mese; confronta SLA (p. es. 99.9%) e politiche di backup prima di scegliere.

Relazione tra dominio e hosting

Quando colleghi dominio e hosting imposti record DNS (A, CNAME, MX): tu punti il dominio all’IP del server tramite l’A record o usi il CNAME per alias; il TTL determina la propagazione, che tipicamente richiede 24-48 ore. Se usi provider separati, gestisci i nameserver e copia i record; per siti complessi considera anche record TXT per SPF/DKIM o l’integrazione con CDN e servizi esterni.

Vantaggi di avere entrambi

Avere dominio e hosting dallo stesso provider semplifica la gestione: pannello unico, rinnovi sincronizzati e integrazione di backup e SSL. Inoltre spesso ottieni un risparmio del 10-30% grazie a bundle promozionali e una configurazione in pochi minuti, utile per lanci rapidi o PMI che non vogliono complicazioni tecniche.

Per esempio, molte PMI registrano il dominio (~€12/anno) e attivano hosting condiviso (€5/mese) con lo stesso vendor per ottenere WHOIS privacy gratuita, CDN opzionale e DNS gestito; tieni presente il rischio di lock-in – ICANN prevede un blocco trasferimento di 60 giorni dopo registrazione/trasferimento – quindi abilita l’auto‑renew e conserva le credenziali per evitare interruzioni.

Quali sono le differenze tra dominio e hosting spiegate in modo semplice

Per riassumere, il dominio è il nome che digiti per trovare il sito (il tuo indirizzo), mentre l’hosting è lo spazio sul server dove risiedono i file del sito; il DNS collega i due. Tu registri il dominio e affitti l’hosting: scegli il dominio per il tuo marchio e l’hosting in base a prestazioni, spazio, sicurezza e assistenza per garantire che il tuo sito sia raggiungibile e veloce.